venerdì 15 maggio 2015

E son soddisfazioni!

Non sono una persona particolarmente ordinata. Anzi, diciamo che non sono per niente ordinata. Vivo bene nell'ordine e vado in crisi nel disordine, eppure l'ordine non sono in grado di mantenerlo per più di una fase lunare. Mi giustifico col fatto che non c'é molta collaborazione in famiglia, a partire da un marito che, come Pollicino, lascia traccia di tutto quello che fa, fino ai figli che, in quanto bambini, hanno una naturale tendenza a lasciare tutto in giro, incentivata dalla nostra incapacità di guidarli sulla retta via dell'ordine.

So perfettamente quali sono gli ostacoli che da sola pongo tra me e l'ordine: questo lo lascio qui e dopo lo metto via; questo non lo faccio adesso ci penso più tardi; mentre aspetto di finire questa cosa ne inizio un'altra così risparmio tempo...Un costante accumulo di rinvii che si palesa in un ammassarsi di oggetti e lavori a metà distribuiti in maniera disordinata (appunto) per la casa.
Ecco allora che periodicamente, tra un trapianto e una gita in azienda, mi impongo la giornata dell'ordine. "Il venerdì lo dedico a sistemare e pulire la casa", mi sono detta a inizio settimana. Ho scelto il venerdì perché solitamente nel fine settimana il disordine accumulato esplode come uno spettacolo pirotecnico, lasciandomi al risveglio del lunedì nella più profonda costernazione. "Ma le altre mamme come fanno?", mi domando sistematicamente scavalcando mucchi di vestiti e giochi sparpagliati ovunque, cercando nel grattacielo di vestiti puliti e non stirati le divise scolastiche dei miei figli o cercando un decimetro quadrato di tavolo libero per appoggiare un libro. So che ci sono mamme che si svegliano alle cinque di mattina per fare "le faccende": no, non fa per me. Ci sono mamme che fanno le casalinghe "di professione", é la loro unica attività lavorativa (per quanto ingiustamente non retribuita) e quindi vi possono dedicare molto tempo. No, non fa per me. Ci sono mamme che probabilmente hanno poteri magici, nascondono una bacchetta magica nel cassetto della cucina oppure hanno una borsa che, quando la aprono cantando Salacazula Mencigabula Bibidi Bobidi Bù, ci vola dentro tutto quello che c'é in giro. Purtroppo non é il mio caso. Quindi mi chiedo: le mamme che non ce la fanno ad alzarsi alle cinque, che lavorano e che non si chiamano Mary Poppins, come diavolo fanno?
La domanda rimarrà sempre senza risposta forse, fatto sta che questa mattina mi ero diligentemente preparata per dedicarmi al riordino della casa. Certo, avere tutti i figli a casa giusto oggi perché é la Festa della Regione non ha giocato in mio favore, ma devo dire che sono stati tutti e tre molto tranquilli. Eppure la casa é esattamente (se non peggio) come era questa mattina. Perché quando sono entrata in cucina sono caduta vittima del solito incantesimo che fa sì, che quando rimango a casa, non riesca a fare a meno di cucinare. C'erano seicento grammi di lievito madre rinfrescato la sera prima che scalpitavano, sentivo miliardi di vocine piccole piccole che gridavano "Facci fare qualcosa!!!", ho alzato il tovagliolo che faceva loro da lenzuolo per la notte e mi sono chiesta: "Che fare?". E, bé, devo dire che in questi casi forse la bacchetta magica nel cassetto ce l'ho anch'io. Non serve a fare ordine ma mi permette di produrre: un chilo di ottimo pane semintegrale di farro, seicento grammi di crackers al rosmarino, un impasto per i pancakes di domani mattina e un impasto (sperimentale) per brioches catanesi. Insomma, la casa é sempre disordinata, però sono soddisfazioni!

Nessun commento:

Posta un commento