venerdì 15 agosto 2014

Ferragosto sicano

 Essermi trasferita dal nord Italia in Sicilia significa anche essere venuta a conoscenza, nel corso degli anni, di usanze, tradizioni, modi di parlare che prima mi erano sconosciuti e via via, nel corso degli anni, sono entrati a far parte del mio bagaglio di "quotidianità". Col passare degli anni queste usanze, che prima erano per me strane e affascinanti, mi sono diventate talmente familiari da non suscitare quasi più stupore o fascino. Quasi. Perché comunque, almeno per ora, un po' di fascino per certe cose lo provo ancora. Per esempio a Ferragosto. Solo una volta ho vissuto quest'esperienza (quando non avevo figli!), ma ogni volta che ne vedo i preparativi mi suggestiona molto.


Ieri, 14 agosto, siamo andati in spiaggia, nel pomeriggio, a Fondachello, piccolo paese di villeggiatura sulla costa orientale, molto popolare e ad una giusta distanza da Catania e dai paesi etnei. Da Fiumefreddo (e forse oltre) a Riposto si estende, senza soluzione di continuità, una grande spiaggia fatta di piccoli sassolini. La spiaggia é proprio grande. Se risalgo la corrente dei miei ricordi non riesco a trovare immagini di spiagge così profonde. Il mare é splendido (e dove, in Sicilia, non c'é un mare splendido?), rapidamente profondo, ricco di fauna marina e sempre limpido, sebbene, purtroppo, ogni tanto inevitabilmente attraversato da correnti di materiali non ben identificati provenienti da chissà dove. Sospetto siano in gran parte rifiuti di barche e sporcizia varia raccolta dal mare lungo le spiagge, trasportati lungo la costa dalle forti correnti dello stretto. Ma questa é la mano, troppo spesso crudele, dell'uomo. La natura ci ha messo il mare, e noi facciamo di tutto per rovinarlo.
Consiglio, a chiunque venga un giorno in Sicilia a cavallo di Ferragosto, di fare un giro a Fondachello (o in una delle tante spiagge siciliane) nel tardo pomeriggio del 14 agosto. La spiaggia, durante le calde giornate estive, é sempre molto piena, ma, come dicevo, é talmente grande che rimane occupata solo per una relativamente piccola striscia vicino al bagnasciuga. Di solito, da dove finiscono gli ombrelloni all'inizio della spiaggia, rimangono ancora molti metri di sassolini liberi, dove ragazzi e bambini possono giocare liberamente senza infastidire i bagnanti.
Il 14 agosto, invece, tutto questo spazio si riempie di tende. Nel corso del pomeriggio é un continuo affluire di gente, per lo più giovani ma anche meno giovani, che montano tende e accampamenti per la notte. Ci sono gruppi che innalzano tendopoli fatte di gazebo più o meno sofisticati, semplici o con zanzariere, munite di tavolini e sedie, sdraio e borse frigo di varie dimensioni. Lungo la spiaggia, in punti più o meno sparpagliati, ragazzi preparano pire di legna protette dalle grosse pietre levigate dal mare.
Si preparano alla notte del Ferragosto.

Il momento del tramonto é magico a Fondachello, é magico al mare in generale e quindi anche lì. Il sole tramonta dietro la Montagna, alle spalle dei bagnanti, e l'orizzonte blu del mare si veste di sfumature di colori in continua mutazione, indescrivibili a parole. Purtroppo non sono una fotografa abbastanza brava da essere mai riuscita a rendere la magia di quel momento. A quell'ora il mare si svuota, quasi nessuno fa più il bagno e, quando é calmo, non smetteresti mai di guardarlo. Una tavola liscia di sfumature dall'azzurro al blu, solcato irregolarmente da barche isolate e da gabbiani a caccia di pesci. Nelle giornate limpide vedi il promontorio di Taormina, e la Calabria. Sul bagnasciuga si sistemano, in una fila regolare e infinita, pazienti pescatori con le loro lunghe canne da pesca infilate nei sostegni impiantati nella ghiaia. E' un momento talmente di pace che ti viene proprio voglia di stare lì tutta la notte.


La sera del 14 inevitabilmente non si può vivere questo momento così intensamente, perché l'atmosfera é completamente diversa. E' una sera di festa. Come se fosse una festa di paese, ma che si svolge sulla spiaggia. La spiaggia diventa una piazza gremita di gente, che prepara le proprie tavole più o meno imbandite, pane condito o pasta al forno per la cena, e che si prepara a passare quella notte in allegria e in compagnia degli amici e di gente sconosciuta. Si accendono i falò, e non so cosa darei per poter volare con un elicottero sopra le spiagge quella sera. Non posso farlo ma posso solo immaginare quello che si vedrebbe. Centinaia di persone sparpagliate tra tende e gazebo e qua e là i fuochi che illuminano la notte. Canti, chiacchiericcio e risate e qualcuno che fa il bagno di notte. Poi poco alla volta sopraggiunge a macchie di leopardo il silenzio. Chi si chiude nelle tende, chi dorme sotto le stelle. Fino a svegliarsi col sole che sorge dal mare.
La mattina si torna a casa, a dormire veramente, mentre famiglie plurigenerazionali, attrezzatissime e organizzatissime, danno il cambio alla gioventù notturna per gremire nuovamente la spiaggia di bagnanti festaioli pronti col pranzo "al sacco" di Ferragosto: pasta al forno, parmigiana di melanzane, panini con la salsiccia, anguria...Il classico pasto "leggero" da consumare al mare!

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